L’Italia sa dare il meglio di sé durante le feste: per il 2 novembre, giornata commemorativa di tutti i defunti, non mancano le ricette dolci. Ad ogni regione la sua specialità.
In una festa intima come la commemorazione dei defunti perché affannarsi con la preparazione di un dolce? In realtà la ragione è più spirituale che mai: si tratta dell’offerta fatta dai vivi ai morti visto che quest’ultimi, secondo la tradizione cristiana e precristiana, ritornano sulla Terra nelle proprie case proprio nella notte tra l’1 e il 2 novembre. Come ‘allietare’ questa visita se non con le ricette tipiche che caratterizzano ogni regione? In Italia le varianti hanno cominciato a proliferare, ma i più comuni probabilmente restano le fave dei morti, le ossa dei morti e il pane dei morti.
Le fave dei morti erano dolcetti preparati con le fave secche triturate. A causa del favismo in tempi più recenti questo ingrediente è stato sostituito da 200 g di mandorle, alle quali si aggiungono 100 g di farina bianca tipo 00, 100 g di zucchero o zucchero a velo, 2 albumi, la scorza di un limone o di un’arancia grattugiata. Se necessario si possono aggiungere piccole quantità di grappa o di brandy per rendere il composto più morbido. Inutile dire che la loro forma debba essere simile a quelle delle fave: piccole palline leggermente schiacciate.
L’impasto delle ossa dei morti è molto simile a quello appena esposto ma in più si aggiungono cannella e chiodi di garofano per aromatizzare. La forma dei biscotti è oblunga, con le estremità più ampie e rotondeggianti come a formare un osso. La base del pane dei morti è sempre formata da mandorle tritate. Si tratta di un impasto più ricco, con ingredienti quali fichi secchi, savoiardi, amaretti, cacao e uva passa.
Dalla Sicilia arriva qualche idea in più: panini dolci a forma di mani intrecciate chiamati appunto ‘le mani’, oppure dolci di marzapane a forma di dita dette ovviamente ‘le dita’ di apostolo. Ottima anche la ‘frutta di martorana’, composta da marzapane. In Puglia si cucinano invece le ‘fanfullicche’, bastoncini di zucchero di forma attorcigliata, e la ‘colva’, un dolce fatto con grano, uva sultanina, mandorle e zucchero. In Campania, infine, la tradizione consiglia il ‘torrone dei morti’, realizzato con cacao, nocciole e frutta candita.
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