Francesco Mastrogiovanni era stato ricoverato presso il reparto di psichiatria dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno. Le telecamere di videosorveglianza portarono a galla il suo tragico destino: legato mani e piedi ad un letto per 4 giorni, l’uomo era morto completamente abbandonato. Solo a quel punto medici ed infermieri avevano cercato di rianimarlo. Ai familiari, invece, era stata negata qualsiasi visita per sincerarsi delle sue condizioni di salute durante il periodo di degenza. Il fatto è accaduto nel 2009 e nel 2012 era arrivata la sentenza in primo grado. Ora la Corte d’Appello conferma le condanne per tutti gli 11 ‘professionisti’ che si erano occupati di Mastrogiovanni. Le pene sono state ridotte e vanno dai 13 mesi ai due anni, una condanna giudicata troppo esigua a fronte di immagini così scioccanti. Il 15 novembre 2016 la struttura ha persino riaperti i battenti: prima con un solo paziente, ben presto a pieno regime. E mentre i Radicali Italiani auspicano una legge in suo nome, il timore generale è che i colpevoli non paghino un prezzo sufficientemente salato.
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