Assorbenti interni, esterni, coppette e chi più ne ha più ne metta. Ma se esistesse della biancheria intima che risolve il problema senza ricorrere ad ulteriori elementi?
Durante il ciclo mestruale ogni donna viene assalita inevitabilmente da 2 esigenze fondamentali: avere un assorbente comodo e non far vedere nulla dai vestiti. Alcune, poi, vogliono anche salvaguardare l’ambiente. Considerando l’impatto degli assorbenti (si calcola che ogni anno vengono prodotte 200.000 tonnellate di rifiuti a causa di quelli usa e getta) e il loro costo (ogni donna spende tra gli 80 e i 160 euro l’anno per ‘attrezzarsi’), di certo essi non rappresentano l’opzione più vantaggiosa. Chi ha provato la coppetta sa che una soluzione alternativa esisteva già (LEGGI ANCHE: FLEURCUP: ECCO PERCHÉ SCEGLIERE LA COPPETTA MESTRUALE), eppure non tutte le donne si sono riuscite ad abituare a questo particolarissimo alleato contro le perdite mestruali.
Per questo motivo un’azienda spagnola ha proposto una seconda alternativa agli usa e getta. Si tratta degli slip assorbenti Cocoro, prodotti da Femmefleur. Essi sono composti da 3 strati: il primo, destinato a rimanere in contatto con l’area vaginale, è in cotone traspirante; l’altro, intermedio, è in tessuto tecnico assorbente; il terzo, infine, pensa al lato estetico ed è gradevole alla vista. Esistono tre modelli diversi: mutandina classica, vita alta e vita bassa. Quanto alle taglie, vanno dalla xxs alla xxl, permettendo così al prodotto di abbracciare qualsiasi tipo di donna e corporatura.
Grazie al secondo strato dello slip si può evitare l’assorbente ma restare comunque perfettamente asciutte. Il tessuto riesce infatti a trattenere le perdite, evitando da un lato i disturbi fisici (come la secchezza vaginale, ad esempio), di macchiare i vestiti e ovviamente di inquinare. La durata del prodotto è biennale: dopo 2 anni (e circa 60 lavaggi) lo slip diventa un normalissimo capo di biancheria intima. Prima di questa ‘usura’ è importante lavare il prodotto senza ricorrere a ammorbidente, asciugatrice o ferro da stiro. Da lavare separatamente oppure insieme alla normale biancheria, questa proposta riuscirà a conquistare il mercato?
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