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Categories: Notizie

Sigarette, arrivano i pacchetti anonimi. Addio a Marlboro o Camel

La lotta al fumo si fa più serrata: dopo le foto choc arrivano i pacchetti neri anonimi senza alcun brand. Finisce un’era per Marlboro, Camel, Lucky Strike, MS o Winston?

Nonostante sia risaputo quanto il fumo faccia male alla salute, le sigarette hanno conservato il loro fascino nel corso del tempo. Ognuno aveva il proprio brand preferito: Malboro, Winston e Camel si sono sempre attestate come “le più fumate”, ma è impossibile non conoscere anche Parliament, MS, Diana, Luky Strike, Pall Mall, Chesterfield e molte altre. Ebbene, il nuovo obiettivo posto dalla Comunità Europea è quello di annientare la personalizzazione dei brand. Come? Producendo pacchetti anonimi, completamente neri, sui quali spicchino le frasi e le immagini choc che i fumatori hanno già avuto modo di conoscere nei mesi scorsi.

La Francia ha già cominciato con questa linea dura, esattamente quella scelta dal ministro della salute Marisol Touraine. L’esperimento era già stato adottato dall’Australia e a nulla sono servite le pesantissime pressioni avanzate dalle aziende produttrici di tabacco. Stesso buco nell’acqua per gli scioperi portati avanti dai rivenditori: i pacchetti neri sono arrivati nelle tabaccherie francesi dal 1 gennaio 2017. Niente più colori né disegni sgargianti né brand in bella vista: il marchio c’è, ma è scritto in caratteri piccolissimi in un remoto angolo nella parte bassa del pacchetto.

Il colore nero evidenzia ancora di più i volti delle persone malate, le frasi che ricordano i danni causati dal fumo e la possibilità di morire proprio a causa della sigaretta. L’iniziativa rientra nell’ambito di attuazione della direttiva europea 2014-04 su fabbricazione, presentazione e vendita dei prodotti del tabacco e connessi. Facile ritenere, quindi, che i pacchetti neri siano destinati ad arrivare presto anche in Italia. Come reagirebbero i consumatori? Le immagini choc sono state mal digerite e la situazione può solo peggiorare. Ciò che viene rimproverato è anche una certa dose di ipocrisia: lo Stato guadagna miliardi dal fumo che lui stesso cerca di scoraggiare… Ma davvero vuole scoraggiarlo o piuttosto attua iniziative solamente di facciata? Difficile fugare il dubbio.

LEGGI ANCHE: A 2 ANNI FUMAVA 40 SIGARETTE AL GIORNO: CHE FINE HA FATTO OGGI? [VIDEO]

Photo credits Facebook

Raffaella Mazzei

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Raffaella Mazzei

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