Effettuava mastectomie non necessarie per soldi: medico in manette

Un medico inglese che operava sia nel settore pubblico che nel privato rischia di passare il resto della sua vita in carcere: effettuava mastectomie non necessarie sulle sue pazienti solo per guadagnare più soldi.

La storia del dottor Ian Paterson è cominciata molti anni fa, quando il professionista ha pensato che per accumulare danaro tutto fosse lecito. La condanna arrivata dal tribunale di Nottingham lo ha fatto scoppiare in lacrime, eppure quelle lacrime non hanno commosso nessuno. Troppo grave l’accusa: Paterson effettuava mastectomie non necessarie sulle sue pazienti pur di guadagnare di più. Il cinquantanovenne faceva credere alle donne di essere gravemente malate di tumore e le convinceva ad operarsi nei modi più crudeli: esagerava le possibili conseguenze che si sarebbero presentate se non si fossero operate, inventava rischi, arrivava addirittura a falsificare i responsi degli esami.

Oltre al conto in banca accresceva anche il suo prestigio professione: inventando malattie dove non c’erano, anche il numero di pazienti guarite aumentava vertiginosamente. Senza contare, appunto, la vita lussuosa che poteva permettersi. Il processo ha analizzato 10 casi ma questi rappresentano solo la punta dell’iceberg. Il Servizio sanitario inglese ha sborsato 17,8 milioni di sterline per risarcire più di 250 vittime e altre 600 hanno già intentato causa allo stesso Paterson. Insomma, lo scandalo rischia di costare avvero tanto alla sanità sia da un punto di vista puramente monetario che da un punto di vista etico.

Effettuava mastectomie non necessarie per soldi: medico in manette

Alcuni rapporti hanno evidenziato, infatti, che diversi colleghi del medico avevano sollevato dubbi circa il suo operato eppure i superiori avevano preferito ignorare il problema o, nella migliore delle ipotesi, avevano preso provvedimenti blandi e inadeguati. Paterson all’inizio operava sia nel settore pubblico che nel privato ma, in seguito ad alcune indagini eseguite dalla polizia, gli era stato vietato di eseguire mastectomie nel pubblico. Ora che la condanna è arrivata (ma lui continua a proclamarsi innocente), non resta che attendere di sapere l’entità della condanna. I familiari di alcune vittime lo reputano un mostro e si augurano vivamente che per lui arrivi l’ergastolo, sempre che possa bastare per riparare al male inferto nel corso dei decenni.

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