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Categories: Pollice verde

Azalea in regalo? Consigli sul rinvaso per ottenere foglie e fiori rigogliosi

La festa della mamma è l’occasione giusta per regalare un’azalea, ma come comportarsi per migliorare foglie e fiori al fine di conservare una pianta rigogliosa 12 mesi l’anno? Qualche consiglio.

Le azalee affollano le piazze italiane in occasione della festa della mamma. È ormai tradizione, infatti, che l’Airc si faccia aiutare da questo splendido fiore per raccogliere fondi per la ricerca. Un contributo di 15 euro è sufficiente per portarsi a casa una pianta da regalare o da tenere per sé, ma in entrambi i casi la domanda deve sorgere spontanea: cosa fare per curarla 12 mesi l’anno, ottenendo foglie rigogliose e nuove fioriture? Qualche semplice consiglio può aiutare nell’impresa.

La prima considerazione da fare riguarda il modo in cui le azalee vengono trattate nei vivai. Poiché l’acquisto è facilitato dalla presenza di numerosi fiori, le piante vengono “programmate” per esprimere subito il loro massimo potenziale. Tenute nello stesso vaso – spesso troppo piccolo – accade che il pane radicale diventi una matassa inestricabile, idrorepellente e compatta. In greco tecnico, si “spiralizza”. Quelle tre caratteristiche fanno soffrire immensamente le radici quindi operare un rinvaso è certamente auspicabile, senza contare che la primavera è il periodo migliore per farlo. Tuttavia ci sono delle tecniche da seguire per far sì che l’azalea sopravviva al trauma.

Il metodo più efficace è quello di prendere il pane radicale, tagliarlo di qualche centimetro andando ad intaccare le radici e poi mettere la pianta in un vaso più grande a contatto con terriccio per acidofile misto ad aghi di pino (se possibile), con una base drenante priva però di argilla espansa. Così facendo le radici, il cui taglio interromperà la spiralizzazione, lasceranno il pane vecchio e sfrutteranno il nuovo terriccio. Dopo il rinvaso si potrà procedere con l’annaffiatura, evitando però qualsiasi ristagno idrico.

L’azalea crescerà sana e non darà problemi, oltre a garantire una ricca fioritura tra la primavera e l’estate. L’unico campanello d’allarme è rappresentato dalle foglie: non devono mai ingiallire bensì mantenere il loro caratteristico colorito verde scuro. In caso contrario, vorrà dire che l’azalea sta lanciando un SOS che non dev’essere lasciato cadere nel vuoto: del concime sempre per piante acidofile e del fertilizzante a base di chelati di ferro potrebbe rivelarsi sufficiente per invertire il processo di ingiallimento (detto clorosi).

LEGGI ANCHE: AZALEA, IL FIORE PER LA FESTA DELLA MAMMA. COME PRENDERSENE CURA

Photo credits Pinterest

Raffaella Mazzei

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Raffaella Mazzei

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