Viagra diventa farmaco da banco senza ricetta: pro e contro

Il Viagra diventa un farmaco da banco: in Inghilterra non serve più la ricetta ma i medici italiani hanno qualcosa da dire.

L’Inghilterra, dopo la Brexit, cambia un altro “dettaglio” rispetto al resto dell’Europa: il Viagra diventa un farmaco da banco e per averlo non servirà più la ricetta medica. La riclassificazione, la prima al mondo di questo genere, è opera della Medicines and Healthcare products Regulatory Agency. La decisione avrà un primo effetto: evitare che i cittadini possano andare a cercarlo on-line rischiando di fare acquisti potenzialmente pericolosi per la loro salute (si è registrato un caso in cui sono state recapitate pillole contaminate da veleno per topi).

Il comunicato dell’agenzia ha precisato che la celebre ‘pillolina blu’ verrà venduta in farmacia dopo un confronto con il farmacista, il quale avrà il compito di determinare se il trattamento è appropriato per il paziente oppure no. Il farmacista potrà anche decidere se il paziente deve rivolgersi al proprio medico prima di approcciarsi al farmaco. Alcune procedure restano infatti invariate e determinate categorie non si vedranno comunque consegnate l’ambita scatola di Viagra: la medicina non sarà venduta a chi ha problemi cardiovascolari gravi e alle persone con un alto rischio cardiaco, a chi ha insufficienza epatica o renale e a chi sta prendendo alcuni farmaci che possono interagire col Viagra stesso, recita il medesimo comunicato.

Il farmaco proposto nella versione da banco ha 50 milligrammi di principio attivo, si chiama Viagra Connect ed è atteso nelle farmacie britanniche per la primavera 2018. La lotta all’illegalità e all’assenza di garanzie del web, insieme al persistere di non certo controllo da parte del farmacista, non ha convinto del tutto gli esperti italiani. Alessandro Palmieri, presidente della Società Italiana di Andrologia, resta convinto che il metodo italiano sia il migliore e che il Viagra vada dato solamente su prescrizione e sotto il controllo medico. La causa viene attribuita delle controindicazioni che, pur essendo ridotte, vanno vagliate con cura. “Il farmacista, per esempio, non ha gli strumenti per dire se il paziente sta assumendo nitrati”, ha dichiarato Palmieri. Anche nel mercato italiano, tuttavia, c’è qualcosa che è destinato a rivoluzionare tutto: l’arrivo dei generici. Da pochi giorni è scaduto il brevetto del principale concorrente del Viagra, il Cialis: questo faciliterà l’acquisto da parte dei pazienti e porterà inevitabilmente ad un uso più indiscriminato.

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