Salame+casareccio+ritirato+dal+mercato%3A+quali+lotti%2C+cosa+fare
velvetbodyit
/2017/12/06/salame-casareccio-ritirato-dal-mercato-quali-lotti-cosa-fare/amp/
Notizie

Salame casareccio ritirato dal mercato: quali lotti, cosa fare

Un salame made in Italy è stato ritirato dal mercato per scongiurare il rischio salmonella: qual è il marchio coinvolto dal provvedimento e come bisogna comportarsi.

Dall’inizio del 2017 il ilfattoalimentare ha raccolto 107 richiami del Ministero della Salute inerente a 151 prodotti in vendita e 11 provvedimenti di ritiro dal commercio. Il più recente riguarda un salame casereccio made in Italy messo in vendita dal marchio La Bottega di Adò. Il numero di lotto coinvolto è il numero 170893, nel quale è stata riscontrata la presenza della salmonella. È per questo motivo che il Ministero, in una nota, ha chiesto a tutti i venditori di munirsi di un cartello di richiamo nei vari punti vendita. Il salame in questione ha un peso di 800 grammi è ogni consumatore è invitato a controllarne il numero di lotto leggendo l’etichetta apposta su di esso prima di procedere al consumo.

Il salame alterato dalla salmonella è stato prodotto nello stabilimento di via Nerino Garbuio a Montignoso, in provincia di Massa Carrara. L’allerta è stata diramata a tutti i supermercati e centri di commercio che hanno in vendita il prodotto, al fine di salvaguardare la salute dei consumatori. L’augurio dell’azienda ovviamente è che l’incidente non abbia ripercussioni a livello di immagine e che l’episodio non comprometta il marchio nell’immaginario di quelli che finora sono si sono dimostrati degli affezionati clienti. Purtroppo, trattandosi di prodotti caseari e nostrani privi dell’opzione sottovuoto, la contaminazione può avvenire e probabilmente avverrà ancora se si considera l’intero settore.

L’importante è, ovviamente, essere aggiornati in merito alle varie problematiche destinate ad emergere nel corso del tempo. La salmonella d’altronde resta l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti e le infezioni provocate si dividono in forme tifoidee e non tifoidee. Queste sono alla base di oltre il 50 per cento del totale delle infezioni gastrointestinali nonché una delle cause più frequenti di infezioni alimentari nel mondo dell’industria.

Photo credits Facebook

Redazione

Bellezza, dieta, fitness, chirurgia e ricette: tutto questo è Velvet Body! Vi diamo consigli e suggerimenti per il benessere interiore ed esteriore.

Published by
Redazione

Recent Posts

Carbonara, la pasta più amata dagli italiani: la ricetta | Ingredienti e procedimento

Tra i tanti tipi di pasta più amati dagli italiani c'è sicuramente la carbonara che…

% giorni fa

Zighinì, l’Eritrea a tavola: carne, contorni e injera | Ingredienti e procedimento

Oggi per la sezione "ricette dal mondo" vogliamo fornirvi indicazioni per un piatto davvero molto…

% giorni fa

Personal Trainer, ecco perché è consigliabile farsi seguire da un professionista

Vuoi allenarti? Vuoi tornare in forma? Potresti decidere di prendere un personal trainer e sono…

% giorni fa

Saloni Idola al servizio del cliente, un viaggio nell’evoluzione della piega

I Saloni Idola ci dimostrano che non tutti i parrucchieri sono uguali, soprattutto per quanto…

% giorni fa

Camminare aiuta a volersi maggiormente bene, le parole di Alessia Cella

Camminare è uno dei rimedi assoluti per la nostra salute, tutti dovremmo trovare tempo per…

% giorni fa

Plumcake al biscotto, come prepararlo per svuotare la credenza dai prodotti in scadenza

La cucina deve essere portata a ridurre gli sprechi e spesso con vari prodotti in…

% giorni fa