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La tac più potente al mondo arriva in un ospedale pubblico italiano

Ad Ancona l’Aou festeggia la Somatom Force della Siemens: si tratta della tac più potente al mondo, quali vantaggi per i pazienti.

L’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti (Aou) di Ancona è la prima struttura a portare nel pubblico la tac più potente al mondo, ovvero la Somatom Force della Siemens. Questo dispositivo è di ultimissima generazione e possiede caratteristiche innovative oltre a qualità importanti che permetteranno ai pazienti di affrontare la visita a cuor leggero. I tempi sono ridotti all’osso: la scansione total body sui bambini dura 1 secondo mentre sugli adulti arriva a 5 secondi. Finora in Italia esistevano solamente due tac come questa ma in entrambi i casi si trattava di istituti privati.

La notizia è motivo vanto per l’ospedale e per l’intera città di Ancona proprio per l’immenso servizio offerto ai cittadini. La tac della Siemens in effetti è l’unico modello dotato di due tubi radiogeni che ruotano a 0,25 sec ed emettono fasci di radiazione a energie differenti, capaci di analizzare nel dettaglio tutti i tessuti del corpo umano dall’osso al grasso in un’unica scansione. L’elevatissima velocità di scansione raggiunge i 737 mm/sec ed è destinata a venire incontro alle esigente di tutti coloro che soffrono di claustrofobia, ansia, problemi cardiaci, obesità, etc.

Insomma, per sottoporsi ad una tac non sarà più necessario trattenere a lungo il respiro. Al contrario, i lati positivi comprendono l’utilizzo di dosi a contrasto inferiori rispetto al passato: la tac Somatom Force è particolarmente adatta per effettuare diagnosi precoci grazie ai bassi valori di dosaggio, mai raggiunti prima. Meno radiazioni, meno contrasto e tempistiche tagliate: in Italia ci si aspetta a breve una certificazione della dose di radiazioni da poter somministrare a cuor leggero ai pazienti. Così facendo le stime affermano che oltre il 40 per cento delle radiografie tradizionali potranno essere sostituite dalla tac senza alcuna nocività conseguente. L’obiettivo più vicino interessa e coinvolge tutti: abbattere i tempi d’attesa e l’accessibilità al Servizio Sanitario italiano.

Photo credits Twitter

Raffaella Mazzei

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Raffaella Mazzei

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