Ogni coppia vorrebbe trascorrere un San Valentino perfetto, ma non sempre è possibile: la mossa vincente potrebbe essere dormire soli la notte prima…
La festa degli innamorati è una ricorrenza che coinvolge e conquista le coppie di ogni età. Esistono ovviamente innumerevoli modi per trascorrere il 14 febbraio: una gita fuori porta, un regalo, un mazzo di fiori, una cena romantica o semplicemente un po’ di tempo ritagliato appositamente per trascorrerlo con la propria dolce metà. Se però l’obiettivo è un San Valentino davvero perfetto, allora esiste un dettaglio che garantisce maggiori possibilità di successo.
A decretare di quale dettaglio si tratti è stato il brand di materassi e sistemi letto PerDormire, il quale ha condotto una ricerca su 300 coppie italiane per chiarire cosa disturbi i loro sonni. 1 coppia su 2, quindi ben il 50 per cento degli intervistati, ha confessato di non dormire sonni sereni a causa del proprio partner. Ma non finisce qui: questi disagi non finiscono quando ci si sveglia visto che gli strascichi arrivano al giorno dopo e causano non pochi litigi. A causare queste schermaglie sono soprattutto il russare (riscontrato nel 26 per cento dei casi) e l’invasione degli spazi (19 per cento) che costringono a dormire in un cantuccio del letto.
A seguire ci sono l’inconciliabilità degli orari, l’invasione della camera con tablet e pc (11 per cento), il cambio continuo da una posizione all’altra (6 per cento), la necessità di troppi baci e coccole prima di dormire (4 per cento) e lo scalciare nel cuore della notte (3 per cento). Ecco perche separarsi la notte tra il 13 e il 14 febbraio potrebbe rivelarsi la decisione migliore per non rovinarsi il San Valentino: il sonno sarebbe più sereno, si raggiungerebbero più facilmente le canoniche 7 ore di riposo e la gestione dei conflitti ne uscirebbe rinforzata. Si dorme un terzo della vita e farlo bene influisce inevitabilmente sulle azioni quotidiane: perché quindi non provare una breve separazione “terapeutica” in vista della festa più romantica di sempre?
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