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In coma per l’influenza, deve partorire al sesto mese: come sta oggi

Una mamma di 26 anni è finita in coma a causa del virus influenzale H1N1: prima che fosse troppo tardi i medici l’hanno fatta partorire per salvare sia lei che la piccola.

Daniela è una di quelle donne incinte che (probabilmente) avrebbe fatto meglio a vaccinarsi contro l’influenza. La 26enne pugliese è stata colpita dal virus in maniera particolarmente violenta e stava soffrendo di vere e proprie crisi respiratorie. Ricoverata presso il Policlinico di Bari, per la giovane è stata ideata una terapia estrema ma necessaria: far nascere la bambina, giunta ormai alla ventisettesima settimana, con un cesareo d’urgenza. Il secondo passo è stato quello di indurre il coma farmacologico alla paziente e di collegarla alla Ecmo, una macchina per la circolazione extracorporea e l’ossigenazione del sangue.

La mossa si è rivelata vincente. Daniela si è svegliata dal coma e ha fatto una serie di progressi davvero incoraggianti: ha ricominciato a respirare autonomamente, ha rivisto suo marito e i suoi parenti, ma soprattutto ha parlato al telefono con l’altra figlia di 6 anni. La disavventura cominciata all’inizio di febbraio 2018 sembra essersi avviata verso un lieto fine ma, nonostante il peggio sia ormai passato, è ancora presto per rilassarsi del tutto. I medici non hanno ancora sciolto la prognosi e lo stesso vale per la bambina fatta nascere prematuramente.

La neonata è stata accolta dal reparto di Neonatologia e sembra godere di buone condizioni di salute. Anche nel suo caso, tuttavia, la prognosi non è ancora stata sciolta. La previsione è che ci vorranno ancora 10-15 giorni prima che mamma e figlia possano lasciarsi alle spalle questa brutta disavventura. Daniela è stata intervistata dal Tg3 Puglia e il suo pensiero è andato subito al personale medico che l’ha assistita: doveroso e sincero il ringraziamento rivolto loro dalla paziente. Il direttore del reparto di Rianimazione del Policlinico ne ha invece approfittato per sottolineare l’importanza della vaccinazione che, in casi come questo, avrebbe potuto eliminare il problema alla radice.

LEGGI ANCHE: PARTORISCE DUE GEMELLE, POI LA MAMMA MUORE DI INFLUENZA

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