Alluminio in cucina: quando è tossico e come cucinare in sicurezza

In cucina molti dei prodotti che utilizziamo ogni giorno possono essere tossici se impiegati in modo improprio, l’alluminio rientra tra questi.

L’alluminio è utilizzato per le vaschette, sotto forma di fogli per conservare i prodotti ma anche in altri prodotti e non sempre è sicuro.

Il Ministero della Salute ha lanciato l’allarme. Questo materiale se non impiegato correttamente è un rischio per la salute perché migra dall’imballaggio all’alimento e va a determinare conseguenze biologiche pericolose.

Alluminio in cucina: quando è tossico

Le analisi e gli studi effettuati negli ultimi anni hanno condotto ad interessanti risvolti sui prodotti che abitualmente vengono utilizzati per gli alimenti. Il materiale non è sempre tossico ma solo quando viene utilizzato scorrettamente ad esempio nella cottura o quando si vanno a riscaldare i prodotti.

Alluminio in cucina quando è tossico
Alluminio, quando è tossico (velvetbody)

Negli ultimi anni ci sono tanti nuovi materiali per il contatto alimentare ma l’alluminio resta uno dei più in voga anche per i costi relativamente bassi rispetto agli altri. L’alluminio è un prodotto sintetico e non certo naturale. Ha, tuttavia, il grande pregio di essere riciclabile all’infinito e anche questo spinge ad un impiego diffuso.

Le analisi dimostrano che quando gli alimenti vengono però a contatto con l’alluminio a temperature elevate possono non solo modificare la composizione ma anche aumentare sapidità e acidità, sprigionare particelle diverse e addirittura provocare contaminazione. Le conseguenze possono andare da un’alterazione del sapore a problematiche più importanti con ripercussioni sulla salute. L’impiego di alluminio può causare un accumulo del metallo nei reni e diventare particolarmente pericoloso per bambini sotto i tre anni e anziani o per persone con problemi di salute.

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha quindi stabilito non solo i limiti di uso dell’alimentazione ma anche le modalità a rischio. La dose da non superare è di 1 milligrammo corporeo a settimana. Per evitare problemi, inoltre, il Ministero della Salute raccomanda di utilizzare il materiale solo per gli alimenti solidi e comunque rimuoverlo quando si effettua la cottura, di non impiegarlo in alcun modo per alimenti di tipo acido ad esempio il pesce con succo di limone. Pentole di alluminio e simili, inoltre, non vanno bene con alimenti molto salati perché causano interazioni. Attenzione ad utilizzi prolungati nel tempo come le conservazioni in congelatore o freezer.

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