
L'attività fisica personalizzata: una cura efficace per la depressione post-infarto - ©ANSA Photo
Il legame tra salute cardiaca e benessere mentale sta guadagnando un’attenzione sempre maggiore, in particolare per le persone che hanno subito un infarto o che soffrono di malattie coronariche. La ricerca dimostra che l’attività fisica, se personalizzata e svolta in un contesto adeguato, può avere effetti positivi non solo sul corpo, ma anche sulla mente. In particolare, l’esercizio fisico regolare si rivela un prezioso alleato nella lotta contro la depressione, un problema comune tra coloro che affrontano patologie cardiache.
Un’importante metanalisi pubblicata nell’European Heart Journal ha esaminato 36 studi, coinvolgendo oltre 3600 pazienti con malattie coronariche provenienti da tutto il mondo. Coordinato da Francisco B. Ortega dell’Università di Granada, lo studio ha messo in luce che l’esercizio fisico, soprattutto quando eseguito sotto la supervisione di un allenatore, offre benefici significativi sia a livello fisico che psicologico. La supervisione non si limita a garantire la corretta esecuzione degli esercizi, ma contribuisce anche a creare un ambiente motivante e rassicurante.
L’importanza del contesto e della supervisione
La scelta di praticare attività fisica in gruppo o di fronte a un allenatore sembra influenzare in modo positivo i risultati. Infatti, il contesto sociale in cui ci si allena può avere un impatto maggiore rispetto al tipo di esercizio praticato. Gli esercizi di gruppo, ad esempio, offrono opportunità di socializzazione e supporto reciproco, elementi che possono migliorare l’aderenza ai programmi di esercizio e, di conseguenza, portare a risultati più soddisfacenti. Secondo gli esperti, un approccio personalizzato, che prende in considerazione le specifiche esigenze fisiche e psicologiche del paziente, è fondamentale per massimizzare i benefici dell’attività fisica.
Rischi e opportunità nel binomio cuore-depressione
La depressione è un fattore di rischio non trascurabile per le patologie cardiovascolari. Emi Bondi, direttrice del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze presso l’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo, sottolinea che la depressione è associata a uno stato infiammatorio cronico, che può influenzare negativamente la salute del cuore. L’infiammazione è stata collegata a un aumento dei livelli di Proteina C-reattiva e interleuchina IL-6, che sono indicatori di rischio per malattie cardiovascolari.
Inoltre, i pazienti depressi tendono a mostrare comportamenti rischiosi, come:
- Inattività fisica
- Cattiva alimentazione
- Consumo di tabacco
Questi comportamenti possono aggravare ulteriormente la loro condizione. La relazione tra salute mentale e malattie cardiovascolari è quindi bidirezionale: non solo la depressione aumenta il rischio di eventi cardiaci, ma anche le malattie cardiache possono contribuire a sviluppare disturbi dell’umore.
Benefici dell’attività fisica
L’attività fisica moderata, come indicato dalle linee guida internazionali, suggerisce di praticare almeno 150 minuti di esercizio aerobico alla settimana. Questi esercizi non solo riducono il rischio di malattie cardiovascolari, ma sono anche associati a una significativa diminuzione della sintomatologia depressiva. L’importanza del movimento regolare non può essere sottovalutata: non solo contribuisce al miglioramento della salute fisica, ma favorisce anche un significativo incremento della salute mentale.
Effetti positivi sulla salute mentale
La ricerca mette in evidenza che l’esercizio fisico favorisce l’aumento dei livelli di neurotrasmettitori come serotonina e dopamina, che sono fondamentali per il benessere psicologico. Inoltre, l’attività fisica stimola la produzione di fattori neurotrofici (BDNF), responsabili della neuroplasticità, e migliora la qualità del sonno, spesso compromessa nei pazienti depressi. Questo insieme di effetti non solo contribuisce a ridurre i sintomi depressivi, ma promuove anche un senso generale di autoefficacia e benessere.
Sfruttare la telemedicina e la personalizzazione
L’avvento della telemedicina ha aperto nuove strade per il monitoraggio e la supervisione dei programmi di esercizio. Anche allenarsi da casa, sotto la guida di un professionista, può rivelarsi efficace. Tuttavia, la ricerca suggerisce che la presenza fisica di un trainer e un ambiente di riabilitazione mirato possano amplificare i benefici psicologici. La chiave sembra risiedere nella personalizzazione del programma di esercizio, che deve tenere conto non solo delle condizioni fisiche del paziente, ma anche delle sue esigenze emotive e psicologiche.
In questo contesto, è fondamentale sviluppare programmi di esercizio su misura, che possono integrare approcci tradizionali e innovativi, come l’uso della telemedicina. La gestione della salute cardiaca deve quindi considerare l’importanza di un approccio olistico, che riconosca e affronti le interconnessioni tra salute fisica e mentale, per garantire un recupero completo e duraturo.