Chirurgia plastica: meglio evitare i ritocchi lampo durante l’estate

In vista dell’estate, con il caldo ci si scopre di più e per questo diventano evidenti alcuni inestetismi e difetti nascosti dagli abiti invernali: in tempi così stretti si pensa subito ad un ritocchino…e invece no! Quando ci si espone al sole durante i mesi estivi non è possibile sottoporsi a tutti gli interventi di chirurgia plastica: “Sarebbe meglio unire al trattamento estetico una vera e propria terapia che prepari all’esposizione solare. I trattamenti di biostimolazione, radiofrequenza, filler e tossina botulinica – spiega Alberto Capone, chirurgo plastico di Milano – consentono invece di ottenere ottimi risultati senza alcuna convalescenza. E possono essere fatti anche a ridosso dell’estate. L’importante però è non esporsi al sole per almeno le successive due settimane“.

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Bisogna ricordare che i trattamenti di bioliftine e filler a base di acido ialuronico oltre ad un risvolto estetico ne uniscono uno funzionale, infatti oltre a migliorare i difetti aumentano l’idratazione cutanea e la capacità protettiva della cute, rallentando l’invecchiamento cutaneo e preparando la cute alla fotoesposizione.

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Questo è il periodo più tranquillo per le donne infatti le scuole sono finite, i figli sono al mare e perciò hanno più tempo per dedicarsi a loro stesse: “Per chi non ha fretta di esporsi al sole – continua il chirurgo – e decide di andare al mare dopo un mese dall’intervento, si può ancora fare. Le complicazioni si riducono ulteriormente, poi, se al posto delle protesi si può utilizzare il grasso stesso della paziente per un autotrapianto. L’importante è seguire scrupolosamente le prescrizioni per il periodo post operatorio, utilizzare sempre creme protettive ed evitare esposizioni troppo prolungate”.

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