Allergie alla polvere e alle graminacee, nuovi trattamenti in arrivo

Buone notizie in arrivo per coloro che sono allergici alle graminacee e agli acari della polvere: un team di ricercatori britannici ha testato con successo alcuni trattamenti che promettono di migliorare la qualità della vita e che potrebbero essere utili per milioni di persone che, a causa del polline o dei minuscoli insetti trascinati dalla polvere, soffrono di prurito agli occhi, starnuti e naso che cola.

I due studi sono stati condotti dalla Adiga Life Sciences, una joint venture tra la McMaster University e Circassia, una società di biotecnologie con sede nel Regno Unito , e sono stati sostenuti dal St. Joseph Healthcare Hamilton. Si stima che, insieme, le graminacee e gli acari della polvere sono responsabili di oltre il 50% delle allergie respiratorie.

Si stima che una fascia compresa tra il 15 e il 25% della popolazione in Nord America e in Europa sia sensibile al polline prodotto da diverse specie di piante, mentre una persona su quattro è sensibile agli acari della polvere. I nuovi trattamenti appartengono a una nuova classe di terapia, conosciuta come “peptidi immunoregolatori di sintesi”, o Spires.

I 280 pazienti che hanno partecipato alla sperimentazione per il trattamento dell’allergia alle graminacee hanno registrato i loro sintomi durante l’esposizione in un ambiente controllato, sia prima del trattamento che al termine della stagione della febbre da fieno. I partecipanti allo studio hanno ricevuto uno dei tre regimi di trattamento: coloro a cui era stata somministrata la terapia avevano ottenuto un significativo miglioramento dei sintomi alla fine della stagione, rispetto a coloro che avevano avuto un placebo.

Durante la sperimentazione clinica per il trattamento degli acari della polvere, 172 pazienti che hanno ricevuto quattro dosi di trattamento per 12 settimane e hanno riscontrato un miglioramento dei sintomi dell’allergia un anno dopo l’inizio del trattamento. Il trattamento, chiamato HDM-SPIRE , è stato ben tollerato. “Questo risultato è una conferma per il trattamento delle malattie allergiche”, ha dichiarato Mark Larche, professore di medicina alla Michael G. DeGroote School of Medicine di McMaster e membro del Firestone Institute for Respiratory Health at St. Joseph’s Healthcare Hamilton, che ha guidato la sperimentazione dei trattamenti . ” I risultati positivi suggeriscono che questo approccio può essere utilizzato per molte allergie comuni”.

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