Dieta, le App non funzionano per perdere peso

Le applicazioni per smartphone che aiutano a seguire la dieta spesso non riescono a fornire né il supporto motivazionale, né i consigli giusti per cambiare il proprio comportamento: secondo uno studio condotto su 30 delle App più popolari che è possibile scaricare sul proprio smartphone o tablet , poche riescono ad agire sulle strategie di perdita di peso comportamentali.

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“Le App non includono strategie comportamentali basate su prove scientifiche, le strategie che spesso mancano sono quelle stimolano la motivazione dei pazienti”, ha detto l’esperta nutrizionista Sherry Pagoto, professore associato di medicina all’University of Massachusetts Medical School. Le strategie comportamentali sulla perdita di peso che sono basate su prove – nel senso che sono state scientificamente studiate e che è stata dimostrata la loro efficacia – includono il controllo dello stimolo della fame, la forza di volontà , la soluzione dei problemi , la riduzione dello stess e la prevenzione delle ricadute.

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I ricercatori sono anche interessati a determinare se le App integrano le tecnologie più innovative per migliorare le strategie comportamentali, come ad esempio lo scanner di codici a barre che può essere utilizzato in un supermercato per ottenere immediatamente le informazioni nutrizionali sul prodotto, i social network dove gli utenti si possono incoraggiare e sostenere a vicenda, i calendari e le e-mail promemoria che servono a programmare e monitorare l’assunzione di cibo.

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“Gli smartphone sono così diffusi che ormai sono parte integrante della nostra vita: quasi ogni aspetto del nostro stile di vita è gestito da un’App. E’ necessario un po’ di buon senso, soprattutto per quanto riguarda le App per perdere perso che stanno diventando sempre più sofisticate”, ha detto Martyn Landi, che cura le recensioni delle App per una rivista specializzata britannica. In Inghilterra, le due App più scaricate sono MyNetDiary PRO (a pagamento) e MyNetDiary (gratuita). “Le App gratuite hanno la stessa probabilità di includere strategie basate su prove scientifiche delle App a pagamento. Questa è la buona notizia per i consumatori”, ha concluso Pagoto.

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