Tosse e starnuti? E’ l’allergia all’albero di Natale

Se si subisce un attacco di raffreddore nelle prossime settimane, bisogna essere consapevoli che potrebbe non essere un semplice malanno di stagione: il “colpevole” potrebbe essere il vostro albero di Natale. La tradizionale decorazione natalizia che viene allestita in tutte le case può infatti ospitare tutti i tipi di allergeni che possono scatenare i sintomi della rinite allergica come prurito al naso, lacrimazione e attacchi di tosse.

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Soprannominata la “sindrome dell’albero di Natale”, questa patologia è stata scoperta e analizzata dallo specialista allergologo Lawrence Kurlandsky della Upstate Medical University, negli Usa, che – in una ricerca pubblicata sulla rivista Annals of Allergy, Asthma and Immunology – ha sottolineato come le malattie respiratorie aumentano nella stagione festiva. Il suo team di ricerca ha analizzato ritagli provenienti da 28 alberi di Natale, compresi aghi e corteccia, e ha trovato 53 casi di muffa; di questi, il 70% può causare sintomi come prurito al naso, lacrimazione, tosse, mancanza di respiro, dolori al petto, congestione sinusale, sensazioni di stanchezza e problemi di sonno. Alcuni possono anche portare a problemi polmonari a lungo termine e condizioni serie come bronchite e polmonite. Si tratta di sinomi che sono acuiti da una maggiore proliferazione delle muffe in ambienti riscaldati come le case (per 15 giorni , il numero delle spore disperse nell’aria aumenta fino a 5.000). Queste muffe possono nascondersi anche nella corteccia e possono poi essere rilasciate nell’aria quando l’albero viene portato all’interno e causare sintomi simili a quelli della febbre.

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E non solo gli alberi veri possono causare problemi: gli alberi artificiali che sono stati conservati dall’anno scorso hanno probabilmente accumulato uno strato di polvere che verrà disperso nell’aria quando saranno riaperti. Lavandolo con l’acqua prima di portarlo in casa può servire a sbarazzarsi di alcune muffe e della polvere. Montare l’albero più tardi possibile e l’utilizzo di un purificatore d’aria possono essere d’aiuto.

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