Il momento della nanna è un incubo? Consigli per neo-genitori

Dormirà la notte? Di solito è questa la prima domanda che si fa a una mamma nei primi mesi dopo il parto a proposito del suo piccolo, ma la risposta più frequente è “purtroppo no”. Fino al terzo mese di età infatti la maggior parte dei bambini tende ad avere disturbi del sonno con conseguenze inevitabili sui suoi genitori. Difficile capire quali siano i motivi.

I neonati prima di imparare a distinguere il giorno dalla notte seguono soltanto i bisogni fisiologici: fame, sete, sonno, proprio per questo accade che il bambino dorma molto di giorno e quasi per niente di notte. Nottatacce in bianco, passate facendo avanti e indietro per casa, cullando il bebè per farlo riaddormentare, provando ad attaccarlo al seno, preparando biberon calmanti di camomilla o finocchio senza alcun esito evidente, tranne le occhiaie permanenti sul viso dei neo genitori. Ma allora cosa si può fare perché il momento della nanna non sia più un incubo per mamme e papà?

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– Per far sì che il piccolo inizi a distinguere il giorno dalla notte è importante mantenere buio e silenzio nelle ore notturne e luce e rumori durante il giorno.

È fondamentale imparare a capire il neonato: non dorme perché ha mal di pancia? Perché ha il pannolino sporco? Perché ha fame? Comprendere i suoi bisogni può essere utile per regolarizzare i ritmi di sonno e veglia.

– Si può provare con un giochino o con un altro oggetto che dia sicurezza al piccolo e gli faccia capire che è arrivato il momento della nanna: l’oggetto può essere tenuto per un po’ vicino alla mamma così da prendere il suo odore e calmare il neonato quando è da solo nella culla.

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Distinguere i pasti diurni dai pasti notturni: di giorno l’allattamento deve essere un momento tranquillo ma allo stesso tempo un’occasione di interazione con il piccolo, con coccole e canzoncine. Di notte, se il neonato inizia a svegliarsi perché ha fame, è importante dargli da mangiare al buio e quando è ancora in dormiveglia.

Conta molto lo stato d’animo della mamma e del papà: anche se i primi mesi sono i più duri è importante che intorno al bambino ci sia sempre un ambiente sereno e non nervoso.

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