Con l’arrivo dell’estate, sole, mare e vento possono diventare veri nemici degli occhi. Spesso ci si preoccupa molto delle macchie cutanee o delle scottature che il primo sole può causare, si comprano e si applicano con cura costose creme protettive per viso e corpo, ma poco si pensa alle conseguenze che i raggi UV possono avere sull’organo principale dell’apparato visivo.
Fastidi, arrossamenti, bruciori, congiuntivite, lacrimazione continua sono i primi sintomi di un’eccessiva esposizione alle radiazioni, ma con l’avanzare dell’età i rischi tendono ad aumentare: gli occhi invecchiano (proprio come la pelle) e cresce il rischio di cataratta soprattutto dopo i 50 anni; è dunque necessario proteggerli con estrema accortezza fin da giovani. Come?
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Per prima cosa è importante indossare degli occhiali da sole scuri che possano agire da schermo protettivo. I bambini dovrebbero portarli sempre, poiché hanno pupille più grandi degli adulti in grado di accogliere una maggiore luce. Anche le lenti a contatto hanno un’ottima funzione di scudo e riescono a riparare il bulbo oculare dal 95 per cento dei raggi UVB e dall’80 per cento di quelli UVA. Chi ha gli occhi chiari dovrà prestare maggiore attenzione. Secondo gli oculisti per chi li ha azzurri, verdi o grigi il sole può essere molto dannoso poiché questi, a differenza degli occhi scuri, hanno una quantità di melanina insufficiente ad assorbire la luce.
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Se si va al mare le accortezze aumentano: oltre agli occhiali da sole si consiglia di indossare un cappello a falda larga che copra ulteriormente la vista dai raggi dannosi. Nello spalmare la crema sul viso non avvicinarsi troppo alle palpebre per evirare irritazioni; se si alza il vento ripararsi sotto un ombrellone e non togliere mai gli occhiali impedendo così ai granelli di entrare nel bulbo oculare graffiandolo. Proprio come si fa per le macchie della pelle e per i nei è inoltre fondamentale sottoporsi a visite specialistiche almeno una volta l’anno per monitorare la salute dell’occhio.
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