Le creme autoabbronzanti fanno male alla pelle? Tutti i miti da sfatare

Giugno è arrivato, il caldo estivo anche, per non parlare del sole rovente. Insomma è giunto il momento di andare al mare, eppure lavoro e impegni vari lo impediscono e così molti sono costretti a convivere ancora per un po’ con quel terribile biancore mentre amici e colleghi già sfoggiano la tintarella. La cosmetica viene in aiuto di chi non ha tempo e possibilità di sdraiarsi a prendere un po’ di sole con dei prodotti in grado di dare un effetto abbronzato a corpo e viso in pochissimo tempo. Si tratta degli autoabbronzanti disponibili in creme, gel, spray o salviette. Soluzioni miracolose, ideali per ottenere una tintarella uniforme (seppur finta) senza il bisogno di andare in spiaggia. Ma le creme autoabbronzanti fanno male alla pelle? È bene fare un po’ di chiarezza.

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Da quando sono uscite in commercio sono state tante le voci errate girate su queste lozioni, tra le quali quella secondo cui tali prodotti erano nocivi per la pelle. È falso. Non solo: se i primi donavano all’epidermide un colorito arancione assolutamente innaturale, oggi esistono sul mercato soluzioni sempre più sofisticate il cui effetto è lo stesso dei raggi UV. Gli esperti però ricordano che si tratta di una finta abbronzatura, per cui quando arriva il momento di esporsi al sole, è importante proteggere la pelle con creme solari adatte (leggi tutte le novità dell’estate 2014) senza pensare erroneamente che non ce ne sia bisogno.

Quando si decide di utilizzare un autoabbronzante è importante acquistare prodotti certificati. Tra le marche che propongono – sotto diverse forme – soluzioni autoabbronzanti sicure ci sono Garnier, Armstrong, Nivea, Johnson, Rilastil, Kiko, Collistar, Shiseido, Ives Rocher, Clinique con prezzi che oscillano dai 10 ai 20 euro. Insomma, che siano creme, gel, salviette o spray, le lozioni autoabbronzanti sono un ottimo rimedio leva biancore assolutamente privo di rischi per la pelle.

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