Tai Chi: benefici di un’arte marziale divenuta ginnastica per tutte le età

Nato più di 800 anni fa in Cina, il Tai Chi è una vera e propria arte marziale di difesa, ma al contrario di quelle più conosciute e praticate, il suo straordinario lavoro si concentra quasi esclusivamente sull’energia interna del corpo umano, attraverso la quale si possono ottenere risultati davvero stupefacenti anche per quanto riguarda i benefici salutari. Questa disciplina, in voga negli ultimi anni anche nel nostro Paese, mira al raggiungimento del benessere completo coinvolgendo muscoli, polmoni, cuore, respirazione e movimenti del corpo. È molto più di una semplice ginnastica, tanto più che la scienza la sta prendendo in considerazione come forma di prevenzione e di medicina complementare e alternativa.

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Tra i principali benefici del Tai Chi, quello di essere un vero e proprio toccasana per la salute degli anziani dopo i 60 anni, ragionando anche sul fatto che questa antica disciplina prevede movimenti dolci e armonici che si possono praticare anche in età avanzata. Lo sottolinea uno studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology e promosso dall’Hong Kong Polytechnic University. Su 69 soggetti anziani osservati, 29 praticavano Tai Chi da tre anni o più per almeno un’ora e mezza alla settimana e i risultati hanno mostrato che questi ultimi risultavano più in salute soprattutto per quanto riguarda pressione arteriosa, del polso e resistenza vascolare. Inoltre, unisce i benefici della meditazione a quelli del movimento. Con i suoi gesti lenti e circolari il Tai Chi non solo rende il copro agile e armonioso, ma ha anche un effetto benefico sul sistema nervoso, con una conseguente riduzione dello stress.

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Uno studio condotto dal Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston su 100 pazienti dimostra poi che Tai Chi è benefico per il cuore ed è indicato per chi ha problemi di insufficienza cardiaca, perché permette ai pazienti di vincere la pigrizia e allo stesso tempo di non compiere sforzi eccessivi senza rinunciare a fare movimento. Come evidenziato dall’Università di Harvard, una ricerca pubblicata nel numero di gennaio 2009 della rivista scientifica Neurorehabilitation and Neural Repair ha rivelato che in 136 pazienti che avevano avuto un ictus almeno sei mesi prima, tre mesi di pratica hanno contribuito a migliorare l’equilibrio, ma anche a combattere i sintomi della depressione, come afferma uno studio pubblicato sull’American Journal of Geriatric Psychiatry. Infine, i ricercatori del Tufts Medical Center hanno svelato che gli adulti che soffrivano di osteoartrite alle ginocchia hanno visto un vero e proprio miglioramento dei sintomi per quanto riguarda il dolore e la funzionalità delle articolazioni praticando questa attività solo due volte alla settimana.

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