Vaccino contro l’influenza 2015/2016: quando farlo, per chi è gratis

Come ogni anno bisogna porsi la fatidica domanda: vaccinarsi oppure no? A livello etico la querelle è più accesa che mai e il convegno organizzato al Senato il 18 novembre ha lo scopo di informare sui pro e sui contro della vaccinazione, per creare un’informazione più consapevole e priva di pregiudizi. D’altronde la decisione va presa nel giro di poco tempo, visto che il periodo migliore per vaccinarsi coincide proprio con il mese di novembre. Le prime influenze sono già arrivate ma i picchi sono previsti tra la fine dell’anno (utili i consigli per curare i nuovi virus, con picco previsto prima di Natale) e l’inizio di febbraio: poiché il vaccino diventa efficace nel giro di 2 mesi, occorre muoversi ora se si vuole arrivare preparati.

Le categorie maggiormente a rischio sono ovviamente anziani e bambini (soprattutto se sottopeso o nati prematuri). Per i primi, addirittura il 70-80 per cento della mortalità è causata dall’influenza. Rientrano nella ‘fascia rossa’ anche le persone affette da patologie croniche legate all’apparato circolatorio e respiratorio, ai reni, all’intestino, al diabete, tutti coloro che di recente hanno subìto un intervento chirurgico importante e i ragazzi che seguono trattamenti a lungo termine a base di acido acetilsalicilico (il principio attivo dell’Aspirina). Per acquistarlo basterà recarsi in farmacia. Il costo è di 12 euro per una dose di vaccino trivalente (il vecchio tipo) o 18 euro per quello nuovo quadrivalente.

Le categorie a rischio, ovviamente, non dovranno affatto pagare. Hanno diritto al vaccino gratuito gli anziani di età superiore ai 65 anni, i bambini, gli adulti affetti dalle patologie croniche sopracitate, le donne che si troveranno nel secondo e terzo trimestre di gravidanza durante il periodo dei picchi e i lavoratori dei servizi pubblici di primario interesse, in primis medici e infermieri. Per loro basterà recarsi dal proprio medico di famiglia, dal pediatra e presso gli ambulatori delle Asl. Agli anziani verrà somministrata anche la vitamina D, al fine di proteggere le ossa.

Foto: Twitter

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