Paleodieta: l’alimentazione dell’uomo primitivo aiuta a dimagrire. I 4 consigli principali

Per perdere peso, in un certo senso, bisogna tornare indietro nel tempo: come dire, in altre parole, che la semplicità è la carta vincente quando si tratta di alimentazione. È proprio questo il punto di partenza di Arthur De Vany, che nel 2010 aveva riproposto la paleodieta (lanciata in origine dallo studioso Loren Cordain) specificandone i pro e le modalità per seguirla senza problemi. Dal 2010 ad oggi il discorso si è ampliato e molte star di Hollywood hanno abbracciato il regime alimentare ampiamente illustrato da De Vany (Megan Fox è la sua sostenitrice numero uno). Il motivo di fondo è facilmente intuibile: il corpo umano non è geneticamente portato ad assimilare le calorie provenienti da zuc­cheri e grassi rari in natura, quindi fa più fatica del dovuto quando li assume. Questo inevitabilmente fa male alla salute e al girovita, visto che un’alimentazione semplice contribuisce ad eliminare i chili in eccesso e a combattere diabete e problemi cardiovascolari.

D’altronde l’uomo primitivo poteva contare sui prodotti della terra e sull’allevamento, ignorando del tutto grassi animali come burro e pancetta, conservanti, additivi, alimenti trattati e precotti, biscotti e cibi da fast food. La modernità ha inaugurato tutto questo, dando maggior spazio al sale a scapito di minerali e vitamine. Come recuperare terreno nei confronti di Madre Natura, affinché il corpo torni esile e tonico? Velvetbody aveva già parlato degli alimenti da evitare e della paleo-ginnastica da seguire (ovvero un tipo di allenamento funzionale da fare all’aria aperta), eppure 4 consigli permettono di raggiungere i risultati migliori:

  1. vegetanesimo da abbracciare un giorno a settimana: 24 ore a settimana bisogna assumere solamente cereali, frutta e verdura di stagione (meglio ancora se sono a chilometro zero).
  2. Bere 1-2 bicchieri d’acqua prima di ogni pasto, per limitare l’appetito. Il consiglio è dei più classici, eppure si rivela sempre efficace.
  3. Dopo un pasto abbondante (qualche sfizio di troppo, una festa o una cena fuori) è meglio rimediare con uno che sia il più leggero possibile a base di infusi e verdure.
  4. Saltare un pasto a settimana, meglio se la cena: si potrà andare a dormire dopo aver assunto solamente una tisana. Lo stomaco potrebbe brontolare un po’, ma d’altronde l’uomo primitivo non aveva affatto la certezza di trovare sempre cibo in abbondanza…

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