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Giornata Mondiale sulla Sindrome di down: il video “Come mi vedi?” commuove il web

L’11esima Giornata Mondiale sulla sindrome di down coincide con l’inizio della primavera e obbliga a riflettere sulla condizione di molte persone come AnnaRose. È lei (insieme a Olivia Wilde) la protagonista del video che ha commosso il web.

Il 21 marzo è la Giornata Mondiale sulla sindrome di down e tutte le iniziative messe in atto sono volte a mostrare una situazione più che vivibile, con i diretti interessati intenti a vivere la propria esistenza nel modo più normale possibile. D’altronde l’aspettativa di vita delle persone down ha ormai raggiunto traguardi importanti (circa 60 anni sia per gli uomini che per le donne, mentre nel 1929 non si arrivava a 10) e non mancano nemmeno degli esempi lodevoli di buona volontà e integrazione. È il caso di AnnaRose, una ragazza down che conduce la propria vita in maniera ‘ordinaria’: studia, lavora part-time, gioca a basket insieme agli amici di Special Olympics, ride e piange come tutte le sue coetanee. Ha una vita sociale soddisfacente e un buon rapporto con la comunità in cui vive, eppure lo sguardo della gente non sempre è così obiettivo.

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È proprio lei la protagonista del video che ha commosso il web e che più di altri ha spinto a riflettere. Lo ha realizzato CoorDown (Coordinamento Associazioni delle persone con sindrome di Down), in collaborazione con l’agenzia di pubblicità Saatchi & Saatchi e con la partecipazione dell’attrice americana Olivia Wilde. Davanti allo specchio della cameretta scorrono le immagini che descrivono la sua vita: lei è una figlia, una sorella, un’amica, una persona che sa ridere e anche correre per realizzare i propri sogni. In fondo è una persona comune con una vita piena e meravigliosa nella sua ‘normalità’. A questo punto cambia la prospettiva e il pubblico si accorge che l’immagine riflessa nello specchio non corrisponde alla Wilde bensì ad AnnaRose. La sua domanda sorge spontanea: Tu come mi vedi?

Il progetto vuole abbattere i pregiudizi con i quali le persone down devono fare i conti ogni giorno. Il significato non deve essere frainteso: non è AnnaRose a voler essere come Olivia Wilde, sono gli altri che devono imparare a vederla come fosse una ragazza uguale a tutte le altre. Bisogna cambiare il punto di vista, capire che avere un cromosoma in più (nella coppia cromosomica numero 21) non significa dover rinunciare alla felicità e ai propri progetti. La loro vita può e deve essere normale, ma prima devono essere eliminati tutti quegli sguardi pieni di pregiudizi, pietà, disprezzo, pena. Imparare a vederli come si vedono loro stessi: ecco il vero obiettivo da raggiungere.

Photo/video credits YouTube

Raffaella Mazzei

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Raffaella Mazzei

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