Mappa del sonno: dove ci si riposa di più? Gli italiani tra i più dormiglioni (e fanno bene)

In quale Paese del mondo si dorme di più? Alcune indagini hanno voluto disegnare una vera e propria mappa per indicare i popoli più dormiglioni e quelli che invece dovrebbero dare maggiore importanza al sonno. D’altronde solo il riposo notturno permette il buon funzionamento dell’organismo e la rigenerazione delle cellule.

Tra i tanti aspetti della vita delle persone che sono stati analizzati da ricerche e statistiche, uno degli ultimi in ordine di tempo ha riguardato il riposo. Sono stati registrati gli orari in cui dormono e si svegliano in media i cittadini di quasi tutti i Paesi del mondo, così da disegnare una vera e propria mappa del sonno. Gli italiani sono piuttosto dormiglioni: è vero che tendono ad andare a dormire tardi (23.42) ma è altrettanto vero che si svegliano più tardi rispetto agli altri (7.35). Gli spagnoli rendono giustizia alla loro rinomata ‘movida: vanno a letto per le 23.45 e si svegliano intorno alle 7.36. Gli australiani sono agli antipodi in ogni senso: sia quello geografico che quello analizzato dal sondaggio: si addormentano presto (22.42) e si alzano presto (6.47).

Andando a contare il tempo passato tra le braccia di Morfeo vincono gli olandesi con 8 ore e 12 minuti. I ‘vampiri’ della situazione invece sono gli abitanti di Singapore e Giappone, che dormono rispettivamente 7 ore e 24 minuti e 7 ore e mezza. Le 7 ore e 53 minuti degli italiani ci permette di entrare nel top ten dei più dormiglioni, una classifica cui è bene appartenere visti i benefici di un sonno profondo e rigeneratore per il corpo (LEGGI ANCHE: CONDANNATI ALLA MORTE I DUE FRATELLI CHE NON RIESCONO A DORMIRE: LE CELLULE NON SI RIGENERANO).

Lo studio è stato condotto da Daniel Forger dell’Università del Michigan insieme al suo team di ricercatori ed è stato pubblicato sulla rivista Science Advances. Alla fine sono emerse anche delle caratteristiche proprie di ogni fascia d’età: gli uomini di mezza età dormono meno delle 7-8 ore richieste, mentre le coetanee di sesso femminile si avvicinano di più alle soglie consigliate (vanno a letto un po’ prima e si svegliano più tardi al mattino). Per quanto riguarda l’orario in cui ci si corica la sera, gli scienziati hanno dimostrato che la fisiologia non c’entra nulla. Piuttosto, sono i ritmi di vita privata e lavoro a dettare legge sulle abitudini di ciascuno. Mezz’ora di sonno in più o in meno comporta enormi differenze per il corpo e la mente: la questione non va sottovalutata perché il cervello può andare in tilt senza nemmeno dare segnali d’allerta e i rischi per la salute possono diventare davvero seri. Quindi, meglio prendere esempio dai vicini olandesi!

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