Filler viso, attenzione se è low cost: 10 regole da seguire

Il filler regala al viso un profondo ringiovanimento e proprio per questo è molto utilizzato. Ma attenzione: affidarsi a studi non sufficientemente professionali sottopone il cliente a pericoli importanti.

Tra gli interventi di chirurgia estetica, il filler viso conquista ogni anno più consensi. Il motivo è semplice: si tratta di un trattamento che non necessita di lunghe degenze, ha prezzi contenuti e un effetto piuttosto naturale. Gli esperti del settore, tuttavia, sottolineano l’importanza di affidarsi a veri studi professionali piuttosto che puntare al risparmio. Molte proposte low cost, infatti, finiscono col convincere una vasta platea pur esponendo i pazienti ad una serie di problematiche non trascurabili.

Un recente workshop tenutosi presso il Dipartimento di Scienze cliniche sperimentali dell’Università degli Studi di Brescia ha voluto sottolineare i rischi di un filler fatto male e tutte le componenti da tenere in considerazione prima di un trattamento iniettivo: la conoscenza dell’anatomia, delle tecniche chirurgiche, delle possibili complicanze che possono insorgere, dei vari tipi di pelle e dei differenti gradi di invecchiamento cutaneo. Ne è derivato un decalogo da tener presente per non correre alcun rischio, stilato dalla dott.ssa Elisabetta Sorbellini (dermatologa presso lo Studio Rinaldi di Milano e membro dell’International Hair Research Foundation IHRF):

  1. I requisiti minimi. Il filler deve essere effettuato da un laureato in medicina, meglio se specializzato in dermatologia, in chirurgia plastica oppure in medicina estetica.
  2. La preparazione complessiva del medico. Potrà sembrare banale ma solo un medico preparato a tutto tondo può occuparsi del trattamento. Tra i prossimi lo rischi, infatti, c’è addirittura la cecità.
  3. La preparazione tecnica del medico. Le controindicazioni sono rare ma solamente la preparazione del medico può ridurre al massimo i pericoli.
  4. L’attenzione del medico. Un buon medico è sempre pronto a rimediare a qualsiasi inconveniente, quali ad esempio piccoli ematomi o nodulini.
  5. Lo studio medico. Il luogo dove il medico effettua il filler deve essere un ambulatorio medico, idoneo a trattamenti iniettivi.
  6. La qualità dei materiali. Non bisogna farsi attrarre dal mero risparmio: prezzi bassi generalmente sono indicativi di prodotti di bassa qualità bassa.
  7. Il costo dell’intervento. Attenzione a tariffe molto basse.
  8. La pelle. Ci sono vari modi per iniettare un filler: aghi o cannule di varie dimensioni. Non sono tutti uguali e la scelta del medico deve essere fatta in base alla zona da trattare, allo spessore della pelle (diverso a seconda dell’età, per esempio), alla viscosità e all’elasticità del prodotto da iniettare.
  9. I consigli del medico. Dopo il trattamento è bene seguire le raccomandazioni che ogni medico preparato impartisce (i più classici sono quello di fare attenzione al sole o alla frequenza dei trattamenti).
  10. No al silicone. Mai farsi iniettare filler a base di silicone.

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