Una bambina di 15 mesi muore per Seu, un’infezione che sta preoccupando sempre più le mamme italiane: gli altri bambini ricoverati e le possibili cause della tragedia.
Una bimba di 15 mesi è morta per il Seu, un’infezione provocata da una complicazione del batterio Escherichia Coli. È accaduto al Giovanni XXIII di Bari, struttura che ospita altri 2 bambini ricoverati per la stessa ragione mentre un altro si trova a Napoli. Le condizioni dei piccoli malati non permette alcuna prognosi. Tra le possibili cause una confezione di latte non pastorizzato oppure un gelato: sono in corso delle indagini più approfondite e per avere conferma bisognerà attendere l’esito degli esami disposti su una lunga lista di alimenti presso bar, ristoranti, supermercati e caseifici di Altamura (città natale della vittima).
La morte della bimba è stata causata dalla sindrome emolitico-uremica: il batterio è stato rilasciato nell’intestino e, una volta superato l’endotelio, ha raggiunto i vasi renali. I sintomi non sono dei più piacevoli: si comincia con diarrea e perdite di sangue ma poi quella che sembra una semplice gastrite cambia volto. Non è raro riscontrare anemia, insufficienza renale e riduzione del numero di piastrine. Le tossine Shiga (dal nome di Kiyoshi Shiga, l’infettivologo che per primo isolò il batterio) rientrano tra i veleni più celebri e possono intaccare persino reni e cervello. Il contagio può avvenire sia con adulti che con bambini, eppure questi ultimi sono particolarmente soggetti al contagio.
Per evitare di contrarre l’infezione si può partire da due indicazioni della nonna: allontanare la carne poco cotta e non consumare latte non pastorizzato. Non a caso il Seu è detto “malattia da hamburger”: il legame con la carne cruda è davvero innegabile. Attenzione anche alla contaminazione tramite i coltelli utilizzati per manipolare carne infetta o alimenti pronti al consumo (soprattutto frutta e verdura), i quali diventano pericolosi se solo sono venuti a contatto con loro. L’aumento delle temperature favorisce la malattia e non è un caso che il picco si registri ancora prima dell’estate e mai in inverno. L’allerta resta alta dopo quest’ultima tragedia: a soli 15 mesi muore per Seu senza e i medici non hanno avuto alcuno strumento per cotrastare l’infezione.
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