Lorenzin sui vaccini: “Gli aspetti su cui non posso negoziare” [VIDEO]

Beatrice Lorenzin sta vivendo uno dei momenti più caldi da quando è ministro (probabilmente solo il flop del Fertility Day può reggere il confronto): i 12 vaccini resi obbligatori dal suo decreto non hanno di certo incontrato il favore universale della gente. Lei tuttavia ha risposto alle critiche ostentando una certa sicurezza: su alcuni dettagli, ha affermato, non è possibile alcuna negoziazione. “L’elenco delle vaccinazioni è stato fatto dalle autorità sanitarie e scientifiche: quindi le modifiche al decreto, che sono di tipo sostanziale dal punto di vista scientifico, per me vanno bene solo se sono avvalorate dalle autorità sanitarie“, ha detto.

Insomma, la Lorenzin è pronta a lasciare che il Parlamento migliori il suo decreto ma non ammette nessuna azione che non sia avvalorata dalla scienza. Il video in apertura mostra il suo intervento a margine dell’incontro con la Conferenza delle Regioni: se le polemiche e le proteste sono destinate a continuare, il ministro non sembra intenzionato a compiere alcun passo indietro. L’idea avanzata dalla Commissione Sanità del Senato, però, prevede la riduzione da 12 a 10 vaccini obbligatori (antimeningite B e C dovrebbero tornare ad essere solo “raccomandati”). In aggiunta, le sanzioni per i genitori che non si metteranno in regola saranno meno dure. La Lorenzin ha già dimostrato il suo dissenso, la palla passa a Parlamento e Senato.

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