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Donne incinte a Natale: cosa mangiare e a cosa rinunciare

La gravidanza porta qualche rinuncia alimentare che può risultare pesante soprattutto durante le festività natalizie: cosa non si può davvero mangiare?

Durante la gravidanza ci sono dei cibi che diventano off limits: la futura mamma deve per forza eliminarli dalla propria alimentazione e dimenticarli fino al parto o fino al termine del periodo di allattamento. A Natale, quando si è portati a stare in compagnia e a concedersi qualche stravizio in più, i divieti devono persistere. Ma cosa si deve evitare e cosa, invece, ci si può concedere? La lista degli alimenti che possono finire nel piatto di ogni donna incinta non è poi così scarna.

Pur non esistendo cibi completamente buoni o completamente cattivi, bisogna prediligere quelli freschi e di stagione. Bene anche la frutta secca: via libera quindi a noccioline, noci, arachidi e mandorle, fonti di acido folico, zinco e sali minerali. Ovviamente non ci si deve far prendere la mano: meglio non superare le 4-5 unità al giorno. Nel ballottaggio pandoro-panettone ha la meglio quest’ultimo: contiene meno burro e anche la futura mamma merita un assaggio del classico dolce delle feste. I formaggi si possono mangiare ma in quantità ridotte, mentre prima di un’abbuffata non si deve affatto digiunare: meglio optare per un pasto leggero a base di verdura cotta, pollo o tacchino ai ferri, pesce cotto, carni bianche, un frutto, uno yogurt.

Il principio più importante resta il buon senso. Pochi alimenti devono essere completamente depennati, gli altri devono solamente essere diminuiti. Insomma, si può “assaggiare” quasi tutto pur controllando sempre l’apporto calorico delle pietanze. È per questo che nella lista nera finiscono i cibi troppo zuccherati e grassi, troppo ricchi di olio o di sale, i superalcolici. Addio anche a carne rossa e pesce crudo, possibili vettori della toxoplasmosi. Che dire poi del brindisi? In linea di massima il consumo di bevande alcoliche può arrecare dei danni al feto e causare la cosiddetta sindrome fetoalcolica, ma un bicchiere di vino a pasto (limitandosi magari alla Vigilia, a Natale e a Capodanno) è ben al di sotto dei limiti.

LEGGI ANCHE: DECALOGO SMALTI-PANETTONE: 10 REGOLE PER DIMENTICARE LE ABBUFFATE

Photo credits Pinterest

Raffaella Mazzei

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Raffaella Mazzei

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