
Giornata mondiale contro i tumori infantili: progressi nelle guarigioni, ma la battaglia continua - ©ANSA Photo
Il 15 febbraio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale contro i tumori infantili, un evento cruciale per sensibilizzare l’opinione pubblica su una problematica che coinvolge pazienti pediatrici, adolescenti e giovani adulti. Questa ricorrenza coincide con la XXV International Childhood Cancer Day, un’iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla rete globale Childhood Cancer International. In Italia, ogni anno si registrano circa 1.400 nuovi casi di tumori tra i bambini, 800 tra gli adolescenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni e 10.000 tra i giovani adulti di età compresa tra i 20 e i 39 anni. La giornata rappresenta un’opportunità per riflettere sui progressi raggiunti e sulle sfide ancora da affrontare.
I dati sulla sopravvivenza
Negli ultimi decenni, i progressi in campo medico e scientifico hanno portato a un significativo aumento dei tassi di guarigione per i tumori infantili. Attualmente, la media di sopravvivenza per i bambini affetti da tumori si attesta intorno al 70%, un miglioramento rispetto al 58% registrato negli anni ’70. In particolare, i tumori del sangue, come leucemie e linfomi, vedono tassi di recupero che raggiungono l’80-90%. Tuttavia, il quadro non è altrettanto roseo per gli adolescenti e i giovani adulti. Per alcune forme tumorali, come la leucemia linfoblastica acuta e il sarcoma di Ewing, le probabilità di guarigione sono inferiori per i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni rispetto ai bambini. Le statistiche rivelano che:
- La leucemia linfoblastica acuta ha una sopravvivenza del 50% nei giovani adulti, contro l’85% nei più piccoli.
- I tassi di sopravvivenza a cinque anni per la leucemia mieloide acuta e i tumori cerebrali si attestano rispettivamente al 61% e al 62%.
L’incidenza in aumento per i pazienti Aya
Un dato preoccupante è l’aumento dell’incidenza di tumori tra i pazienti adolescenti e giovani adulti (Aya), che continua a crescere di circa il 2% all’anno. Questo aumento è attribuibile a vari fattori, tra cui il miglioramento delle capacità diagnostiche e l’emergere di fattori di rischio come obesità, sedentarietà, e abuso di alcol e tabacco tra i giovani. È cruciale affrontare queste problematiche con interventi mirati e campagne di sensibilizzazione che incoraggino stili di vita più sani.
Un progetto europeo per i pazienti Aya
Per rispondere alle esigenze di questa specifica fascia di pazienti, è stato avviato un ambizioso progetto europeo. Andrea Ferrari, oncologo pediatra all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha annunciato la creazione del primo network europeo dedicato ai pazienti oncologici Aya. Questo progetto, chiamato Joint Action of Network of Expertise (Jane), mira a sviluppare standard di cura che integrino una visione multidisciplinare e buone pratiche per migliorare l’accesso alle cure e agli studi clinici in tutta l’Unione Europea. Ferrari sottolinea l’importanza di creare reti collaborative e centri specifici per affrontare le sfide mediche e psicologiche che questi giovani pazienti devono affrontare.
Per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sui bisogni particolari di questi giovani pazienti, è stata inaugurata alla Statale di Milano la mostra fotografica “La bellezza dell’imperfezione”, che presenta le immagini di 108 ragazzi in cura per un tumore. Promossa dal Gruppo di lavoro Adolescenti dell’Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica (AIEOP), la mostra è un’iniziativa che mira a mostrare come la malattia non definisca l’identità di questi giovani, invitando la comunità scientifica e la società in generale a prestare maggiore attenzione ai bisogni psicologici e sociali di chi combatte contro il cancro in un momento così delicato della vita.