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Categories: Salute

Morbo di Crohn, dai ricercatori italiani arriva la cura del futuro: Mongersen

Non tutti i cervelli italiani sono in fuga. In campo medico, quelli che restano, contribuiscono a fare passi da gigante. E’ questo il caso di un gruppo di ricercatori dell’Università di Tor Vergata che, coordinato dal docente di Gastroenterologia Giovanni Monteleone, ha ideato Mongersen, il farmaco del futuro per sconfiggere il Morbo di Crohn. L’innovatività della terapia consisterebbe nella possibilità di eliminare i sintomi della malattia in sole due settimane. Secondo lo studio, pubblicato sul New england journal of medicine, la molecola principale del farmaco, è in grado di ostacolare la proteina Smad7 associata all’infiammazione causata dal Morbo.

L’esperimento clinico è stato condotto in un centro tedesco e in 16 italiani, coinvolgendo 166 pazienti affetti dal Morbo di Crohn resistenti all’efficacia di un semplice anti-infiammatorio. A quest’ultimi è stato somministrato il Mongersen per via orale a 3 diversi dosaggi (10, 40 e 160 mg) nel corso di 15 giorni, confrontando alla fine l’effetto rispetto a quello di un qualsiasi placebo. I risultati dimostrano che la dose maggiore è in grado di eliminare i sintomi nel periodo stabilito. Invece solo il 55 percento dei casi si è risolto con il trattamento a 40 mg, mentre la quantità minima ha guarito il 12 percento dei pazienti contro il 10 percento del placebo.

La capacità antinfiammatoria del farmaco è confermata dal fatto che, durante il trimestre di osservazione, il 60 percento dei pazienti non ha riscontrato i sintomi precedenti. Ridurre l’infiammazione provocata dal morbo di Crohn, consente così di prevenire le ulcere intestinali e le fistole. Sino ad oggi, le terapie limitate hanno costretto molte persone affette da questa patologia a ricorrere all’intervento chirurgico per bloccare la progressione della malatia. Gli studi della fase III stanno per essere avviati e coinvolgeranno più pazienti in tutto il mondo, con l’obiettivo di dare una speranza reale a chi soffre di questo disturbo.

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