Bruciarsi+al+sole+nonostante+la+crema%3A+perch%C3%A9+accade
velvetbodyit
/2018/07/26/bruciarsi-al-sole-nonostante-la-crema-perche-accade/amp/
Rimedi Naturali

Bruciarsi al sole nonostante la crema: perché accade

A volte si usa la crema solare ma ci si brucia lo stesso. Se ci si sta chiedendo il motivo, la risposta è semplice: si mette troppa poca crema. Qual è la dose giusta e come rimediare all’errore?

Quando ci si espone al sole il desiderio di tutti è abbronzarsi senza incorrere in spiacevoli bruciature. Scottarsi può diventare fastidioso poiché si va incontro a pruriti, pelle secca e spellata, dolore mentre ci si veste o se anche viene solamente sfiorata la parte interessata. Per non parlare poi dei danni permanenti che possono interessare la pelle soggetta a invecchiamento precoce, eritemi e persino tumori. Non a caso la raccomandazione degli esperti è sempre la stessa: mai esporsi senza utilizzare un’adeguata protezione. Come mai, però, capita di bruciarsi al sole nonostante l’utilizzo costante e ripetuto della crema?

A dare una risposta a questa domanda ci ha pensato una ricerca del King’s College di Londra, pubblicata sulla rivista Acta Dermato-Venereologica, la quale ha valutato la quantità di protezione solare effettivamente messa sulla pelle. È emerso che spesso questo procedimento viene fatto con eccessiva superficialità, così ci si brucia semplicemente perché è stata applicata troppa poca crema. La quantità usata dai produttori per riuscire a valutare il fattore di protezione solare è di 2 milligrammi per centimetro quadrato, ma gli studiosi hanno analizzato i danni che possono verificarsi dopo aver ridotto lo spessore della crema solare al di sotto della soglia minima.

Come riportato dall’Ansa, una crema con protezione 50 applicata sulla pelle fornirebbe al massimo il 40 per cento della protezione prevista se applicata in quantità inferiori rispetto a quelle consigliate. Cambia tutto, invece, se il solare viene messo con accortezza e generosità. I ricercatori britannici sono arrivati a questa conclusione dopo aver spinto alcuni volontari con la pelle chiara ad abbronzarsi al sole per 5 giorni consecutivi. Le aree che non hanno ricevuto adeguata protezione hanno riportato danni al dna, come dimostrato dalla biopsia. Nessun problema, invece, quando si sono rispettate le giuste proporzioni. Per il bene della propria pelle, quindi, meglio non essere mai taccagni in fatto di creme solari.

LEGGI ANCHE: CREME SOLARI 2018: QUELLE DA ACQUISTARE AL SUPERMERCATO COL MIGLIOR INCI

Photo credits Facebook

Raffaella Mazzei

Published by
Raffaella Mazzei

Recent Posts

Carbonara, la pasta più amata dagli italiani: la ricetta | Ingredienti e procedimento

Tra i tanti tipi di pasta più amati dagli italiani c'è sicuramente la carbonara che…

% giorni fa

Zighinì, l’Eritrea a tavola: carne, contorni e injera | Ingredienti e procedimento

Oggi per la sezione "ricette dal mondo" vogliamo fornirvi indicazioni per un piatto davvero molto…

% giorni fa

Personal Trainer, ecco perché è consigliabile farsi seguire da un professionista

Vuoi allenarti? Vuoi tornare in forma? Potresti decidere di prendere un personal trainer e sono…

% giorni fa

Saloni Idola al servizio del cliente, un viaggio nell’evoluzione della piega

I Saloni Idola ci dimostrano che non tutti i parrucchieri sono uguali, soprattutto per quanto…

% giorni fa

Camminare aiuta a volersi maggiormente bene, le parole di Alessia Cella

Camminare è uno dei rimedi assoluti per la nostra salute, tutti dovremmo trovare tempo per…

% giorni fa

Plumcake al biscotto, come prepararlo per svuotare la credenza dai prodotti in scadenza

La cucina deve essere portata a ridurre gli sprechi e spesso con vari prodotti in…

% giorni fa