Gli italiani sono sempre più appassionati di agricoltura bio e prodotti di cui si conosce la provenienza. Così, complice la pandemia, in molti hanno sperimentato il proprio orto casalingo, coltivando ortaggi e verdure in balconi o terrazze. Vediamo, dunque, come coltivare i pomodori in balcone con pochi e semplici suggerimenti.
Cominciamo col dire che coltivare i pomodori sul balcone di casa è fattibilissimo. Per quanto riguarda la varietà ideale, è consigliabile optare per tutte quelle a sviluppo controllato: datterini, pomodori da insalata, costoluti e pomodori da serbo. Queste varietà, necessitando di molta luce e di temperature calde, crescono molto bene anche nel balcone di casa. I mesi ideali per piantare i semi sono quelli primaverili ed estivi. I frutti, invece, compaiono fin da maggio-giugno e continuano a spuntare sino ad ottobre inoltrato.
I pomodori coltivati in balcone, come quelli coltivati in terreno, sono molto esigenti dal punto di vista delle cure. Necessitano, infatti, di un’irrigazione costante ma non troppo abbondante: al contrario si rischia di provocare il marciume apicale, una chiazza nera presente all’interno dei frutti. Essendo coltivate in vaso, inoltre, queste piantine hanno bisogno anche di una concimazione da cadenzare almeno una volta a settimana, a base di una miscela di acqua e potassio. Potete trovare molti prodotti utili allo scopo e validi in vendita. Bisogna, infine, dedicarsi con cura alla sfeminellatura, che consiste nell’eliminare le femminelle: i germogli vegetativi che si sviluppano in diagonale nell’innesto tra fusto e rami. Così facendo, infatti, la pianta concentrerà tutte le energie sui frutti e i fiori in via di sviluppo. Per la raccolta dei frutti, infine, bisogna attendere che questi abbiano un colore della buccia omogeneo.
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